Figura 1: Franco Cesati.
Un esempio di editoria di cultura oggi è la casa Franco Cesati Editore: Cesati è un intellettuale che ama i libri e che se ne circonda. Un editore sicuro di sé, dal cipiglio severo, ma estremamente generoso e contento di condividere la propria storia con chi voglia lavorare in un contesto editoriale di spessore.
Un passo indietro nel tempo sarà necessario per comprendere una personalità che sin da giovane è stata dedita alla storia, alla linguistica e che caparbiamente ha messo su un’azienda a cui ha assegnato un progetto ambizioso[1].
Franco Cesati nasce a Verona, nel 1958, ma trascorre da sempre la vita a Firenze: è questa la sua città, la terra dell’Alighieri, e qui si innamora dei suoi angoli nascosti, delle tradizioni, della sua urbanistica, del folklore ma soprattutto del suo patrimonio letterario.
Spinto da una fervente passione, lavora nell’azienda di famiglia, «Città di Firenze», assieme al padre e alle due sorelle, e si occupa di curare la distribuzione dei libri italiani all’estero: ciò rappresenta un trampolino di lancio grazie al quale Cesati inizia a crearsi una fitta rete di contatti con studiosi, letterati, professori universitari, con i quali intrattiene costanti relazioni di scambio intellettuale.
Questa esperienza, soprattutto all’estero, rende Cesati più consapevole e lo sprona a creare qualcosa di suo, a mettere insieme quelle idee che inizialmente sembrano ardue ma che trovano finalmente la giusta strada. Nel 1983, infatti, Cesati diventa a tutti gli effetti un editore, realizzando il suo sogno iniziato anche grazie al supporto di un amico tipografo; da tale collaborazione sboccia il primo libro della casa editrice, Il romanzo italiano contemporaneo di Michele Prisco.
Inizialmente Cesati si dedica alla poesia con qualche incursione nella narrativa, ma sin da subito decide di voler assegnare alla propria casa editrice indipendente un percorso più lineare e definito, quello della saggistica. L’editore ha infatti intenzione di avvalorarsi dell’aiuto della personale rete di conoscenze, grazie alle quali riesce a realizzare un progetto mirato. Cesati fonda anche una rivista culturale, la «Rassegna europea di letteratura italiana», che vanta tra i suoi corrispondenti i più importanti studiosi di italianistica europei, che ben presto diventano anche autori della giovane casa editrice.
La pubblicazione dei frutti della ricerca degli atenei contribuisce ad accrescere il prestigio della Cesati Editore; inoltre, la casa vanta l’unica lettura dantesca completa, curata dall’Università di Zurigo, oltre a un costante dialogo con enti di grande calibro come l’Istituto Petrarca e l’Accademia della Crusca.
Figura 2: Logo della Franco Cesati Editore
Successivamente l’editore rafforza e struttura la propria linea editoriale su quattro filoni principali, affini alla sua idea di ricerca e di valorizzazione culturale: la narrativa, la poesia, la linguistica e, ovviamente, la saggistica letteraria. Con notevole impegno porta avanti un vero e proprio progetto intellettuale che promuove l’alta divulgazione, ponendosi come mediatore tra la pura ricerca e i gusti di un pubblico selezionato, di nicchia[2].
Quest’opera di continuo servizio culturale vale alla Casa l’assegnazione, nel 1998, del Premio della Cultura da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La redazione della Franco Cesati Editore
All’interno della Franco Cesati Editore non vi è una vera e propria suddivisione gerarchica dei ruoli, ma ogni figura professionale si ritrova a essere un factotum della casa: si collabora scambiandosi idee e opinioni. Partendo, quindi, da un’atmosfera redazionale estremamente vintage ed accogliente, lo staff della Cesati lavora in armonia: una squadra tutta al femminile con una forte passione per la letteratura, la linguistica, la divulgazione culturale.
Franco Cesati è un mediatore, l’ideatore del progetto culturale, colui che ricerca e seleziona nuove idee, che intrattiene (come accennato) forti collaborazioni con docenti universitari, ma, in primis, è un lettore che tenta di coordinare la propria impresa coniugando il lavoro editoriale con la passione culturale, il proprio gusto letterario con un forte spirito imprenditoriale.
Ogni mattina si sente l’editore battere i tasti dell’Olivetti che utilizza quotidianamente oltre al pc e, assieme alle sue collaboratrici, porta avanti l’intero processo di produzione del libro, dalla nascita alla stampa, alla promozione e alla vendita, collocando il volume nelle collane ritenute più idonee. Nello specifico Cesati si occupa della distribuzione e della promozione, mentre la fase prettamente editoriale viene seguita da Silvia Columbano.
Silvia è l’editor, colei che si occupa nello specifico del settore produttivo redazionale, che cura il rapporto con lo scrittore e lavora sul testo: è una figura fondamentale all’interno della casa editrice perché ha un rapporto di fiducia sia con l’editore sia con l’autore, ponendosi come anello di congiunzione tra loro.
Silvia è un’editor con una forte passione per la linguistica, dovuta anche ai suoi studi universitari; spesso si occupa anche della correzione delle bozze, di impaginare o leggere i manoscritti, dello scouting dei testi ma non solo: cerca nuove idee e spunti che possano colpire il lettore, lavora con una grande attenzione e libertà d’azione, sempre seguendo le linee editoriali della Cesati.
La ricerca di idee si concretizza nella partecipazione attiva alle fiere dei libri come quelle di Torino o Roma, nel confronto con case editrici estere, nella comprensione di quelle che sono le tendenze attuali del mercato librario e quindi di come sviluppare e attuare idee commercializzabili, in linea con i capisaldi tematici della Cesati.
Silvia Columbano, inoltre, svolge un ruolo di supervisione e coordinamento del resto dello staff, composto da Alessia Cerrone e Simona Corsi, le redattrici che seguono passo dopo passo l’opera nella sua formazione e ne curano la revisione, correggono i testi e successivamente impaginano su Indesign. In un contesto medio-piccolo editoriale, la figura del redattore spesso coincide con quella del correttore di bozze e dell’impaginatore, com’è noto.
A completamento di questa redazione tutta al femminile, alla Franco Cesati ci sono Carla Bechi, segretaria di redazione e redattrice, e infine Giovanna Celano, che cura e gestisce il reparto amministrativo.
All’interno di questa casa editrice si respira un’atmosfera famigliare: è una sorta di laboratorio, di officina che, grazie a un incessante lavorio di artigianato, rende il libro un prezioso oggetto culturale. Una casa editrice, dunque, che porta avanti tradizione e innovazione, che cerca di coniugare l’amore per la cultura con la diffusione del marchio Cesati sui social, ricercando anche un pubblico più giovane, desideroso di imparare, e mettendo al servizio dei lettori i libri, come utili strumenti di apprendimento.
Il catalogo della Cesati
La Franco Cesati Editore attualmente vanta 33 collane, 400 titoli e 470 autori: una linea di demarcazione suddivide da una parte le collane più classiche, di impostazione prettamente universitaria, con opere che vedono il contributo di docenti, studiosi e ricercatori, e dall’altra parte le collane più moderne, divulgative, con un’impostazione grafica pop dai colori pastello.
È necessario prendere in esame alcune tra queste collezioni per comprendere pienamente i due fronti sui quali la Franco Cesati ha scelto di orientare il proprio progetto editoriale, mantenendo importanti collaborazioni con istituti di ricerca linguistica e scientifica e, simultaneamente, ricercando una più fresca e moderna direzione col rendersi un marchio sempre più conosciuto anche da parte del mondo social.
Le collane di divulgazione universitaria e accademica rappresentano da sempre il cavallo di battaglia della Franco Cesati Editore, focalizzate sulla saggistica letteraria e scientifica, sui contenuti di ricerca degli atenei e su approfondimenti di tematiche strutturali.
«Quaderni della rassegna» è la collana che si occupa di riprodurre gli atti dei vari convegni universitari a tema specialistico, dalle materie letterarie all’approfondimento linguistico o glottologico. Gli «Strumenti di letteratura» della Cesati si pongono, poi, come una lente d’ingrandimento sui grandi autori, mettendo in risalto i filoni di pensiero e le tematiche che caratterizzano l’intera letteratura italiana. Una collana fondamentale della Franco Cesati Editore è «Strumenti di linguistica italiana» che, come la sorella letteraria, si mette a disposizione degli studiosi, dei linguisti e degli appassionati, fornendo loro utili approfondimenti del settore. Queste collane acquistano notevole prestigio anche grazie alla cura e al controllo dei docenti universitari e dei ricercatori, che collaborano con la casa editrice fiorentina e mettono a disposizione le loro competenze per creare dei volumi che siano utili strumenti di ausilio.
Parallelamente alle collane di impostazione accademica, la Franco Cesati Editore ha sviluppato una serie collane di innovazione contemporanea e divulgazione generale, con un’impostazione pop e colorata; questo perché si avverte il desiderio di avvicinare alla casa editrice un pubblico sempre più vasto e variegato, giovane e frequentatore dei social, dove ormai appare la maggior parte della pubblicità libraria. Dopo attente valutazioni, la Franco Cesati Editore ha deciso di investire in questo ramo, sempre mantenendo la linea editoriale della saggistica, progetto principe dell’editore.
Tra le collane contemporanee si annovera quella delle «Ciliegie», ideata da Silvia Columbano nel 2016 e da lei curata, e presentata al Salone di Torino dello stesso anno: un progetto editoriale che desidera coniugare contenuti accurati e volumi di agile lettura con intento divulgativo. Perché le ciliegie? Questo frutto evoca da sempre un’immagine invitante nell’immaginario collettivo, così come i libri che costituiscono la collana trattano argomenti sfiziosi, dalla moda al cibo, dai viaggi ai social. Un’attenzione particolare viene posta al colore e alla veste grafica: circa 100 pagine a colori, succose, ricche di curiosità, nel formato 18×21.
Nel 2015 la casa editrice ha inaugurato anche la collana delle «Pillole», una serie di volumetti tascabili che si propongono come un invito alla lettura su temi di linguistica e letteratura. Pillole di cultura, da assumere per un equilibrio intellettuale, ovvero testi strutturati in maniera breve ma rigorosa, pensati per gli studenti e per gli appassionati di lingua italiana. Attualmente le «Pillole» sono suddivise in diverse sezioni: linguistica, letteratura e app; quest’ultima riguarda il sempre più popolato mondo del web e affronta il tema della scrittura all’interno di un contesto virtuale.
La Franco Cesati Editore ha impostato, dunque, il proprio progetto editoriale su due binari, quello della saggistica universitaria e quello della divulgazione contemporanea; resta, però, un altro progetto da illustrare, figlio della casa editrice. Si tratta di «Elinor Marianne», la boutique della carta per sognatrici e innamorate dei libri, ideato e realizzato da Silvia Columbano.
Chi sono Elinor e Marianne? Due sorelle, protagoniste del noto romanzo di Jane Austen, Ragione e sentimento, scritto tra il 1795 e il 1810, l’una l’opposto dell’altra, l’una estremamente razionale, l’altra con un animo romantico e sentimentale: sono, comunque, entrambe due sognatrici. Questo progetto trae, pertanto, ispirazione da quella vena romantica che contraddistingue le giovani donne innamorate, che scrivono ai loro amati su carta da lettera o raccontano i loro pensieri al proprio diario segreto. Una linea ambiziosa, un progetto al femminile portato avanti da un’editor altrettanto caparbia, che racchiude in «Elinor Marianne» una passione sconfinata per gli oggetti di cartoleria e per le atmosfere retrò.
Lo scopo è quello di mettere idee su carta: infatti, chi legge spesso scrive, appunta pensieri, citazioni, riflessioni, liste di libri da acquistare; colleziona fogli sparsi, carta da regalo, post-it, segnalibri, bigliettini, e quaderni. E questo progetto viene incontro a tale esigenza.
Figura 3: Logo di Elinor Marianne.
Attualmente la Franco Cesati Editore rappresenta un esempio di quelle medio-piccole realtà editoriali che riescono a coniugare una forte identità, e un preciso progetto editoriale, con l’esigenza di essere al passo con i tempi e rispondere in maniera positiva agli innumerevoli input del vasto mercato librario.
- Si pubblica un breve estratto della tesi di Laurea Magistrale in “Editoria e scrittura” dal titolo L’editoria di cultura nell’età odierna. Il caso della Franco Cesati editore, discussa nell’Anno accademico 2018/2019 presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”: relatrice la professoressa Maria Panetta e correlatore il professor Giulio Perrone. ↑
- Ulteriori riflessioni sul ruolo dell’editore di cultura in E. Mistretta, L’editoria, un’industria dell’artigianato, Bologna, Il Mulino, 2002, p. 38. ↑
(fasc. 29, 25 ottobre 2019)